Cielo dell'Elba

Marta - le mie paure

Modigliani: portrait d'une petite fille, 1917

“Mi sembrava che il soffitto fosse più basso”, “mi veniva da piangere e non riuscivo a pensare”

“Mi piace lo stress”, "Mi piace il mio lavoro", "Sono riuscita a controbattere tranquillamente la mia collega"

Giovane, ventiquattrenne, intelligente e sensibile, si affaccia al mondo del lavoro, ma subito si ritrova confrontata con un suo forte disagio psichico che le impedisce di continuare sulla via della sua piena realizzazione. Si rifugia in casa e i sensi di colpa aumentano. 

È in cura da uno psichiatra e seguita anche dal medico di famiglia; Chiarisco subito con lei che il mio ambito di competenza si limita al lavoro sull’attivazione delle sue risorse intuitive e creative e che potremo lavorare insieme solo con l’accordo esplicito del suo psichiatra che la dovrà continuare a seguire valutandone lo stato di salute, le terapie necessarie e i cambiamenti.

I suoi sintomi sono l'ansia, gli attacchi di panico con nausee, vomito, tremori agli arti, sudorazione eccessiva, pianto, senso di smarrimento e di impotenza. Il tutto è accompagnato da atteggiamenti claustrofobici in determinate situazioni. Tutto ciò la costringe a lasciare la sua attività professionale. I medici la valutano inabile al 100%, con prognosi negativa.

Un percorso di counselling ipnotico sviluppatosi sull'arco di 8 mesi, a ritmi per lo più settimanali, la conduce verso il pieno recupero della sua abilità lavorativa e una migliore qualità di vita. Ora Marta vive con il suo compagno, ha molti amici e ha riscoperto vecchi interessi sociali. 

Durante il percorso, Marta ha sempre continuato ad usufruire dei puntuali controlli medici e psichiatrici; quest’ultimo, nell'ultima fase, ha valutato i suoi progressi, il suo recupero della capacità lavorativa e tenuto i contatti con la Cassa malati.